Primi scambi contrastati per l’azionario italiano ed europeo. A Milano il *Ftse Mib *segna un calo dello 0,05% e il Ftse Italia All Share resta sul riferimento.

L’attenzione dei mercati è focalizzata sugli incontri che si terranno in occasione del *G20 *di Osaka tra le massime potenze economiche e politiche del pianeta.
Sarà fondamentale l’esito delle annunciate trattative tra Stati Uniti e Cina per un possibile accordo commerciale.
Rilevante anche il confronto del premier Giuseppe Conte con la Commissione Europea teso a scongiurare l’avvio di una procedura contro l’Italia.

Durante i primi scambi su MTS gli acquisti premiano con cautela i titoli del debito italiano con il rendimento del BTP decennale che segna un ribasso di 2 punti base al 2,11% mentre lo yield del corrispondente Bund tedesco resta a quota -0,31%.

Lo *spread BTP/Bund *si pone dunque a 242 punti base.
Da segnalare che, sul tema del confronto con l’Europa, il premier italiano ha dichiarato di avere riscontrato un clima costruttivo, nonostante la trattativa rimanga difficile. Molti osservatori ipotizzano un rinvio delle decisioni definitive sulla eventuale proceduta ai danni dell’Italia a ottobre.

Durante i primi scambi perde quota, ancora una volta, *Atlantia *con un calo dell’1,59%. Il vicepremier Luigi Di Maio, mentre si lavora all’abbattimento di quel che rimane del Ponte Morandi, ha affermato che alla società Autostrade (controllata di Atlantia) sarà revocata la concessione e che quindi “Atlantia è decotta”.

Di conseguenza anche l’idea di farla rientrare nel pool di investitori di Alitalia sarebbe un errore perché rischierebbe di creare un altro problema invece di una soluzione. Ovviamente Atlantia ha annunciato un ricorso alle vie legali e anche il vicepremier Matteo Salvini ha chiesto cautela. Dal Mise (guidato dallo stesso Di Maio come noto) hanno però fatto trapelare, secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, che sarebbe già in campo un nuovo possibile partner privato da affiancare a Ferrovie e Delta per il salvataggio di Alitalia.

Sottotono *Telecom Italia *(-0,21%), che ieri ha riunito il cda per valutare l’accordo di network sharing con Vodafone, i possibili sviluppi delle trattative con Open Fiber, l’evoluzione della situazione in Brasile, le prospettive del 5G e la strategia sui contenuti.

Un cda insomma decisamente strategico che ha anche preso atto delle dimissioni dell’ex ad Amos Genish dal board sostituito da Frank Cadoret, già CEO per la Francia della Canal+ di Vivendi. “TIM ha riconosciuto al Sig. Genish l’importo forfettario di 4,2 milioni di euro, da corrispondere entro 30 giorni”.

Ancora in calo *Enel *(-0,36%), che ha annunciato di voler aumentare fino al 5% la propria quota in Enel Americas (attualmente controlla il 56,8%). Da segnalare la perdurante debolezza del comparto servizi pubblici con il *Ftse Italia All Share Utilities *in calo dello 0,16% e *Italgas *che cede lo 0,41 per cento.

Bene invece le banche con il Ftse Italia Banche, che guadagna lo 0,47% guidato da Fineco (+1,17%), *Banco BPM *(+0,69%) e *Unicredit *(+0,76%).

Fra i minori spicca *Dovalue *(+1,27%), che ha completato l’acquisizione dell’85% di Altamira Asset Management con il versamento di circa 360 milioni di euro.

Sottotono *Mediaset *(-0,28%) che secondo i rumors sarebbe prossima all’acquisizione dei diritti delle partite della Champions League da Sky Italia per le prossime due stagioni.

(GD – www.ftaonline.com)

Fonte: News Trend Online